I saltimbanco acrobati e giocolieri del web marketing

Saltimbanco (non com. saltambanco) s. m. [da saltare in banco, cioè sui banchi] (pl. -chi). –

Acrobata, giocoliere che si esibisce in pubblico (un tempo nelle piazze, oggi spec. nei circhi o in spettacoli di varietà), eseguendo giochi di agilità, di forza, di destrezza: una compagnia, uno spettacolo di s.; da borghese faceva il s. in un circo equestre, conosceva mille giochetti e nella tana teneva allegri tutti con quello che sapeva fare e con delle uscite che facevano ridere.Mario Rigoni Stern

I giocolieri del web marketing, i saltimbanco senza dignità

Il mondo del web si evolve veloce, le possibilità aumentano. Restare al passo con tutte le novità è una impresa non facile, i tuttologi esistono, ma questa è una caratteristica prettamente italiana del nostro settore…

Come abbiamo letto in precedenza, la definizione di saltimbanco è quasi perfetta:

  • Si riferisce a chi si esibisce in pubblico, noi li chiamiamo buffoni da palcoscenico.
  • Eseguono giochi di agilità, usano la lingua per vendere degli OTS con forza e destrezza nel non dare mai delle risposte!
  • Fanno parte di una compagnia, si spalleggiano tra loro per rendere le bufale più credibili!
  • Conoscono mille giochetti, meglio che di un circo equestre come le sagre di settore che organizzano!
  • Fanno ridere per le loro trovate geniali a improbabili risultati che tengono tutti allegri!
  • Lo spettacolo è… credono di essere e non sono nulla; il problema del SMM frustrato.

Si sono viste anche nuove figure professionali come il Social Media Recruiter Specialist, ne abbiamo parlato in un precedente articolo, ma abbiamo notato che è diventato ancora più facile raccontare trucchi e far credere al proprio network che si è padroni di un argomento, diventarne i portavoce per poi… rinnegarli dopo qualche tempo.

Saltano da una scarpa ad un’altra sempre con due piedi, il bello è che si contraddicono passando da SMM a SEO, poi diventano giornalisti, blogger, poi tornano a fare i SMM, scrittori di libri inutili, poi ancora una battuta di arresto e tornano miracolosamente ad essere degli evangelisti di photo sharing in Instagram (con il digitale sono tutti fotografi come gli IGERS… con i cellulari!), ma l’interesse cala ed allora la metamorfosi avviene ancora una volta; sono tutti esperti di “Web Marketing”.

Praticamente un mondo sconfinato, con migliaia di sbocchi; vuole dire tutto e non sa di niente, se non contestualizzato; ma loro lo fanno, sono “docenti” e quindi insegnano; consulenti e per quello vendono il loro pseudo sapere alle aziende sotto forma di formazione a dei manager; i veri professionisti… ma se poi chiediamo i numeri di vendita dei loro libri, anche l’editoruncolo pezzo di legno, non li vuole far sapere!!!

SEO & Love

Un consiglio per la prossima volta, meglio un SEO & BOT anche per i video, altrimenti… sembra la solita “TROMBATA”!!

Le verginelle erranti del web e degli eventi: SEO & Love

seo&loveSe ci fate caso, sono sempre gli stessi. Cambiano gli eventi, ma è un “circo vizioso”.

SEO & BOT… sarebbe stato meglio come nome, ovvio no?! Ma la frase in un video che dice:

…monitorerò i risultati di questo evento in ambito SEO…Salvatore Russo

mi è piaciuta, è illuminante, quasi verrebbe da chiedersi se lo fa davvero e se usa il pallottoliere!

Smarmellare: è termine rubato a una serie televisiva.

Il primo a usarlo è stato Renè in Boris e ripreso da un gruppo di storyteller dell’ultimo avvento che, tramite i soliti metodi di condivisione, di libri scritti come fossero blog collaborativi, ironizzano sulla parola SPAMMARE.

Ho riassunto io facendo qualche screenshot dal vostro canale YouTube (mi perdonerà se non ho visto tutti i video, ma davvero non avevo tempo di perderne altro oltre che fare questi riquadri rossi che indicano il peso e l’influenza di quanto è stato detto e visto), vale molto poco anche la ridondanza dell’acronimo SEO attorno al simpatico presentatore… del nulla applicato!

Tanto, poi finiscono per fare contest SEO come “festa del lavoro” e non ci sono molte parole da spendere su questo tipo di professionismo spicciolo fatto da buffoni da palcoscenico senza alcuna cognizione del mondo del Search Engine Marketing. Ho letto chi ha affermato di aver usato il Contest SEO come strumento di formazione; brutto imbecille buono a nulla, ma vuoi davvero inquinare la rete per pochi spiccioli della tua insulsa formazione?

Lo ha fatto notare anche Mariangela nel suo articolo “Per un pugno di link alla festa del lavoro“, lo sponsor… è lo stesso e adesso, potete “smarmellare” quanto volete, ma la “merda rimane merda” comunque voi la vogliate spaLmare… sempre tentativi di becera formazione è; ma con sponsor (LOL)!

seo dissennatori; signoretti del web

Il Dissennatore è un essere umano a cui è stata tolta l’anima.

Il corpo può sopravvivere anche senza anima, ma regredisce e avvizzisce fino a diventare quasi un cadavere decomposto. Gli unici organi che restano funzionanti sono il cuore e il cervello.

Il Dissennatore non ha coscienza nè sentimenti, ma è comunque in grado di ragionare e dialogare, cosa che molti di loro sfruttano per formare alleanze coi maghi.

Il Dissennatore si presenta come un umanoide scheletrico avvolto da un mantello. La sua pelle è appiccicosa e coperta di croste.

Il volto è una maschera di pelle putrefatta tesa su orbite vuote.

Il fatto sempre più evidente sono quelle figure che si presentano come “evangelist” in qualche cosa; tra questi, uno mi ha fatto davvero ridere parecchio perché scrive di essere un SEO GURU dell’e-commerce.

C’è qualche cosa di strategico in quello che dite: ci credete così tanto alle vostre cazzate al punto che ci credono anche altri! Onore e merito a voi, ma presto o tardi…

Questo esimio professor della supercazzola in e-commerce non solo sostiene che il futuro digitale passa attraverso il commercio elettronico, ma poi lo gonfia con paroloni come SEO, pianificazione, funnel e poi… la frase che fa figo sul serio ultimamente: strategia di web marketing.

Ma la smettete di dire delle cazzate fuori luogo?

Se a questi esimi professori, scrittori, gli si fanno delle domande dirette, non rispondono. Se li si commenta nei loro post, subito ti identificano come hater. Insomma, o li si sostiene dicendo che sono degli onnipotenti (meglio chiaroveggenti) super GURU degli e-commerce, oppure si mettono a frignare come dei bambini piccoli intentando il flame e richiamando il branco a loro difesa!

E ricordatevi che non solo vi tolgono dai loro contatti sociali, altri bloccano, ma c’è anche chi ti confina in una lista con limitazione ai soli post pubblici, in modo da poter continuare la loro “orgia” di commenti sdolcinati tra loro in un limbo che Facebook permette e che non ha senso per un professionista che non ha nulla da nascondere, diverso dagli altri.

Infatti fanno del loro profilo personale, la spada di persuasione, l’illusione di essere tra amici a merenda; se poi la merenda è merda, lo scoprite solo dopo che vi hanno circuito per bene.

Ma torniamo al super GURU di e-commerce… non provateci ad affrontare tematiche come le di piattaforme e-commerce:

Magento è meglio di tutto, il resto fa cagare, per carità, Woocommerce mai, sei un miserabile, non hai soldi per realizzare un e-commerce e per quello usi WordPress, meglio Prestashop… Il SEO in un e-commerce non è determinante, la strategia che porta al funnel di vendita si…”

Poi in un attimo di generosità, con un pizzico di pietà, gli ho scritto in Facebook chiedendo:

Ok, mi hai convinto, mi dici che margini di rientro ci sarebbero per l’investimento che chiedi di fare per il settore e il prodotto che commercializzo?McVitale

Ecco che le risposte diventano “pittoresche”, si passa dal frustrato andante al coglione effettivo. Poi suggeriscono (non risponde mai solo l’interessato) di fare una politica d’investimento in ADV e AdWords per poi passare a una azione di SEO on site e acquisto di “chili di link” attraverso questi tools italiani da rush finali dell’ultimo stadio della blackhat; ma attenzione: nessuna risposta diretta, nessun numero, nessuna previsione! Devi solo pagare la consulenza, accendere un cero e pregare santo BOT che è nella rete di farti la grazia di avere un traffico utile e pulito in target che ti converte!

Blogger, giornalista, scrittore, SEO, SMM… ma il web?

Cazzo, è proprio vero! Lo storytelling li ha resi tutti veri e propri menestrelli di antiche tradizioni; una su tutte è quella della fratellanza massonica in lobby, più o meno ambienti per esclusivi pederasti con il “vizietto” della condivisione. Un impero immaginario, aleatorio che non si traduce in nulla se non in chiacchiere di un movimento “PoLLitico” in chiave “social popolare” sul passa bufala: passala più forte, amplifica quello che ha detto “bombolo” che ti crederanno di più!

Ci si può imbattere in frasi come:

…per la prima volta, un corso di “strategia” di “web Marketing” dedicato agli “imprenditori” (veri). I trucchi li lasciamo ai ragazzini…Un riciclato esperto di social

Quindi, fino a ieri hai sfruttato i ragazzini, hai venduto aggiornamenti in newsletter, corsi da 90 euro, oggi ti fanno schifo quelli che ti hanno sostenuto ed ancora oggi ti fanno “mipiace” nella tua bacheca? Ha ragione lui però, nessuno protesta, magari sono l’unico e lui fai il suo business, ma l’etica? Non è quella del suo gruppo di lavoro, della mamma, del papà, della fidanzata e dell’amico che fa il fenomeno con Trivago, Booking e tutte le altre OTA (Online Travel Agency), quelle sono lobby create in una condivisione di collaborazione al fine di generare del grano: PER TE POLLO!

Se avete qualche ora, magari la domenica che vi volete divertire, provate a seguire i blog di alcuni di questi signori: anche se esperti e sempre impegnati a scrivere “sti cazzo di libri” che mai nessuno cita da nessuna parte se non loro, finiscono quasi per essere simpatici, magnetici; ma ti viene da dire: vediamo dove va a parare questo imbecille!!!

Sei uno scrittore di libri seriali Sul Web Marketing? Questo è per te!

Più vi addentrate tra post, immagini, storytelling, video, più davvero rimanete stupiti di quanto si scrive e si dice riguardo cose che sono il nulla applicato e valorizzato da interazioni sociali davvero di basso livello; ma è il dire tutto sempre come se fosse una “scoperta loro” l’arma vincente, la persuasione anche con casi studio davvero interessanti; peccato che ai numeri, un occhio allenato sorride e smonta la “storiella” raccontata per convincervi.

corso strategia web marketing

Il bacio del dissennatore/formatore: Corso di STRATEGIA Web Marketing per imprenditori (veri)

…vi ricordate anni fa che dicevo che Facebook era una merda e che non sarebbe durato? Oggi sono il re della merda… un Evangelist

Allora lo stronzo chi era, l’evangelist che diceva sta boiata o tutti quelli che hanno fatto “mipiace” e lo hanno condiviso? E fuori da Facebook chi è questo evangelist (come lui altri)? Te lo dico io lettore o ci arrivi da solo? Una brutta merdina seccata sotto un arcobaleno di bit! Lo volete chiedere al futuro che non arriverà con gli occhiali Google Glass?

Glass!!? chi è un pirla, il frequentatore di sagre di settore, frequentatore di guru, ciuccia calzini di evangelist, formatori per professionisti (per quelli veri, fino a ieri avete giocato a fregare i soldi ai bambini…), giornalisti, scrittori, editoruncoli pezzi di legno o tutti quelli che ci provano ad inventarsi una professione che non esisteva e che oggi vi prendono per culo svuotandovi le tasche?Glass

Avete bisogno di Followers? L’ho già scritto, che ci vuole? Avete bisogno di corsi o di scrivere libri perché vi sentite impotenti ed avete bisogno di medaglie per essere riconosciuti o indicare a qualcuno che cosa siete? Ma sperimentate, fate, crescete con il cliente, siate onesti, siate umili e non raccontate cazzate!

Il web c’è, non avete bisogno di altro che fare una ricerca, come facevate alle scuole elementari, la maestra vi guidava, oggi è Google che vi può guidare dove volete e con infinite risorse! Non è vero che questi signori sono qualificati più di te, hanno verità che altri non hanno: sanno solo vendersi e di solito chi si vende come formatore, ha solo una conoscenza “teorica”! I casi studio sono spesso “raccolti” da pseudo “aiutanti” che non fanno altro che adattare casi alle teorie del formatore di turno, non su un progetto, poi… chi certifica quello che dicono? Il libro che pubblicano? Hai capito adesso o ti serve della vasellina?

Gli unici certificati che vedo sono proprio quegli attestati di frequenza con i “re” dei cialtroni; i Mental Coach o Motivatori, ecco perché pensano di fregarvi, nel ripetere continuamente a loro stessi che valgono qualche cosa, i tuoi soldi e il tuo interesse alle loro boiate, li aiuta a pensarlo; PIRLA!

Provate a farli davvero diventare imprenditori, gli fate scommettere il proprio lavoro e si pagano, al netto delle spese “DI MERCATO”, quelli che sono i ricavi; crescete voi, crescono loro. Provateci, chiedete ai vostri “COACH e FORMATORI”, prima gli paghi il corso poi son “cazzi tuoi”, quanto ti risponderanno se sono onesti altrimenti, cercheranno comunque di aggirarvi in qualche modo perché i motivatori, i mangia merenda a tradimento, questo gli hanno insegnato a fare, prenderti per sfinimento e suggestione.

[Chi sono i formatori di WEB MARKETING:]

Conclusioni del web 3.0

Allora va tutto bene, il mondo del web, il magico mondo della comunicazione di massa, è davvero un grafo fine a sé stesso. Un modello che esprime l’implosione della logica e non un mezzo dal quale trarre dei vantaggi economici, culturali, comportamentali.

Siamo già in una era di regressione digitale totale dove, il dato puro, quello reale, è solo un misero 20% di quello che solitamente si vede in media nel web. I social non sono stati una rivoluzione, sono proprio i vecchi influencers che oggi affermano l’importanza di avere un blog. Ma lo hanno dato per morto quante volte nei loro speech in giro in sagre della porchetta digitale?

La rete globale… il mercato globale… in Italia si parla di “web marketing locale”, utente medio; ma come devi farti prendere per il culo se non così? Ti basta Google Business e un Adwords Express e hai già fatto più di quello che ti raccontano in un corso. È antitetico limitare un accesso a delle informazioni, nel mondo e del mondo, in una realtà locale.

Ho una gelateria… ok fratello, hai capito tutto, chiama il tuo guru che fino a qualche anno fa faceva il cuoco, l’operaio, il disoccupato con la laurea e qualche master a prendere polvere su un muro dimenticato da Dio e spendi i tuoi soldi per vendere nel tuo territorio; non ti lamentare se il pachistano non compra il tuo gelato via rete, vuoi mica esportarlo il gelato, non fai mica un prodotto diverso dal gelataio locale in Pakistan!

Aprite le orecchie… non le chiappe!

 

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